08 settembre 2019
08 settembre 2019

Accadde oggi - Lo scudetto 1896

Lo scudetto 1896

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L'8 settembre 1896 alcuni giovani ginnasti della Società di Ginnastica e Scherma di Udine, tutti studenti tra i sedici e i diciassette anni, si aggiudicarono uno scudetto mai riconosciuto dalla Fe­derazione Italiana Gioco Calcio perché sorta solo due anni più tardi. Gli atleti friulani, capitanati dal loro insegnante, Antonio Dal Dan, vinsero il torneo di calcio (si tenne dal 6 all'8 settembre 1896) nella prima edizione nazionale dei giuochi che si svolse a Treviso battendo la formazione locale, il Turazza e la Ginnastica di Ferrara, aggiudicandosi un gonfalone di seta ricamato a mano, in oro, che sul labaro portava la scritta: "Pri­ma gara nazionale di giuochi gin­nasti – campionato nel giuoco del calcio (Foot Ball)".
La squadra di Udine schierò contro la Ginnastica di Ferrara nel match decisivo: Bissantini, Chiussi, Kosnapfel, Pellegrini, Milanopulo, Del Negro, Plateo, Spivach, Dal Dan, Tam, Tolu. Allora il calcio era una disciplina quasi sconosciuta in Italia, le regole erano approssimative. Le decisioni, a esempio, su presunti falli, erano prese dai capitani delle due squadre e in caso di disaccordo tra loro interveniva l'arbitro. Vinceva la squadra che riusciva a portarsi in  vantaggio con due gol di scarto e la Società di Ginnastica e Scherma di Udine si aggiudicò i due incontri per 3-1 e 2-0.
Come detto quello scudetto non fu mai riconosciuto, più volte in futuro la società bianconera inoltrò ricorso che fu sistematicamente rigettato. Figc e Lega Calcio stabilirono solamente, in base ad alcune documentazioni, che l'Udinese è nata il 30 novembre 1896, la seconda società calcistica più vecchia d' Italia dopo il Genoa (1893). Va anche ricordato che nella prima edizione nazionale dei giuochi a Treviso, Tam, oltre a vincere con la squadra di calcio, si impose nella corsa veloce e nel tennis.  Un anno prima a Roma, esattamente il 20 settembre 1895, la squadra di ginnastica udinese si era esibita in una gara di calcio assieme alla formazione bolognese delle Virtus davanti al Re Umberto I e alla Regina Margherita che alla fine si complimentarono con tutti gli atleti.